Manifesto del Comitato (dicembre 2008)

CREARE Ciò CHE MANCA

MIGLIORARE Ciò CHE ESISTE


DA DOVE NASCE, A CHE PUNTO SIAMO

Già dallo scorso anno alcuni genitori di Ponte dell’Olio hanno iniziato a pensare che si poteva fare qualcosa in più per i propri figli: luoghi d’incontro, momenti di gruppo, iniziative per divertirsi e crescere insieme. Dopo poco si è deciso di “passare dal dire al fare” e … si è aperto ai loro occhi un mondo di esperienze, esigenze ed entusiasmo.

A Ponte dell’Olio già esisteva un’associazione, nata alcuni anni fa, anzitutto per rappresentare le istanze dei genitori presso le scuole e le istituzioni, e che si era dato il nome di Comitato Genitori: l’affinità degli intenti e tra le persone ha reso naturale il mettersi insieme.

Attualmente l’adesione all’iniziativa da parte di altri genitori è stata rapida e massiccia: in pochi mesi al Comitato hanno aderito più di 70 genitori, portando nuove idee, tanta competenza ed istanze di ogni tipo.

I primi mesi della nostra storia sono stati utilizzati per conoscerci, per avanzare idee, ragionare sulla loro fattibilità e programmare le attività del prossimo anno: una fase molto entusiasmante, dove i numerosi genitori che hanno partecipato alle riunioni dell’assemblea e dei gruppi di lavoro hanno saputo dare un grande contributo in termini di idee ma anche di aiuto concreto.

Il Comitato Genitori affronta ora una nuova fase, che si può definire “costituente”.

C’è necessita di darci una struttura, anche se minima, per potere essere più efficaci pur con lo scarso tempo a disposizione di ognuno, definire “chi fa cosa”, offrire riferimenti chiari a chi vuole contribuire all’organizzazione di qualche attività.

Bisogna inoltre continuare a coinvolgere altri genitori, intorno ad un progetto chiaro e condivisibile, per aumentare la nostra consapevolezza delle esigenze esistenti, allargare gli ambiti d’attività a tutte le fasce d’età, avere una dimensione associativa che ci permetta di operare meglio.

Questo documento vuole quindi essere una sorta di fotografia della situazione attuale, sulla base del quale avviare una discussione che ci porti in tempi brevi a disegnare un “Comitato” che meglio si adatta ai nostri obiettivi ed alle nostre esigenze.

FINALITà ED OBIETTIVI

Il Comitato Genitori opera in sintonia con la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, approvato dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20/11/1989, che è il più importante tra gli strumenti per la tutela dei diritti delle bambine e dei bambini.

In concreto si ispira ai seguenti valori:

  • tutela del diritto alla vita ed alla salute.
  • tutela del diritto all'amore ed alla comprensione.
  • tutela del diritto alla conoscenza ed alla istruzione.
  • tutela del diritto al gioco.
  • tutela del diritto alla libertà, alla dignità ed all'uguaglianza.
  • tutela del diritto ad una vita soddisfacente anche se fisicamente o mentalmente svantaggiato.

Il Comitato Genitori è un’organizzazione apartitica ed aconfessionale.

Per il conseguimento delle sua Finalità l'Associazione si prefigge di:

  • organizzare autonomamente e promuovere momenti d’incontro ed esperienze comunitarie per i bambini ed i ragazzi, a carattere ludico e/o educativo;
  • organizzare autonomamente e promuovere corsi, incontri d’aggregazione, conferenze, dibattiti ed ogni altra iniziativa che sia di aiuto, informazione e sostegno ai Genitori per la propria crescita interiore e quella dei loro figli;
  • ricercare e mantenere rapporti e collaborazioni con le associazioni di genitori degli altri paesi;
  • favorire la più ampia collaborazione e relazione tra Scuola e Famiglia nel rispetto dei reciproci ruoli;
  • formulare proposte agli Enti Locali ed alle Istituzioni Scolastiche per contribuire a migliorare le rispettive strutture didattiche e sportive, i servizi, le attività ricreative e le iniziative culturali

Il Comitato auspica di potere rappresentare un elevato numero di persone che condividano le sue finalità, i suoi valori ed i suoi obbiettivi, per potere con maggiore efficacia rapportarsi con le istituzioni.

COME SI VUOLE ORGANIZZARE

I primi mesi di operatività del Comitato Genitori hanno messo in evidenza che:

  • Hanno già dato disponibilità molte persone con grandissime capacità creative ed organizzative. Sicuramente altre ne arriveranno.
  • C’è un forte desiderio di lavorare in squadra, caratteristica non scontata e particolarmente preziosa in un’associazione
  • L’entusiasmo e l’iniziativa personale di molte persone crea movimento di idee ed alimenta la voglia di fare. Ci può essere però il rischio di accavallarsi e disperdere energie.
  • La maggioranza dei componenti del gruppo ama essere coinvolta in prima persona, ma tutti operano a titolo volontario con scarsissimo tempo a disposizione e con assoluta priorità al proprio mestiere di genitore.

Sulla base di queste considerazioni, la struttura del Comitato Genitori potrebbe assomigliare ad una casa dove vi sia una porta sempre aperta per entrare e per uscire a seconda delle disponibilità di tempo, di voglia, di entusiasmo, di stanca di ognuno. Dove tutti si prendono l’onere e l’onore di facilitare il dialogo costruttivo con tutti realizzando e sostenendo le cose che il gruppo ritiene di volta in volta prioritarie.

Ogni Socio, quindi, è la figura centrale dell’organizzazione che si sta creando.

I Soci, attraverso riunioni di Assemblea e/o esprimendo la propria opinione con altri mezzi che non prevedano la presenza fisica, definiscono periodicamente gli obiettivi e le priorità nelle attività dell’Associazione.

I Soci formano quindi, in modo spontaneo, dei Gruppi di Progetto, composto da 2 o più persone secondo il tipo di progetto da realizzare, che si occupa della sua realizzazione dall’inizio alla fine. Ogni gruppo identifica al suo interno un Referente che ha il compito di coordinare e facilitare il lavoro del gruppo e di tenere i contatti con il resto dell’Associazione.

Ciascun Socio, a seconda delle sue predilezioni e capacità, può essere il Referente di un gruppo, un semplice componente di un altro gruppo, magari limitatamente ad un periodo, un jolly se in quella fase ha molto tempo, una comparsa nei periodi in cui i troppi impegni rendono impossibile una fattiva partecipazione.

Per lo svolgimento delle mansioni trasversali e comuni a tutti i Gruppi di Progetto, l’Assemblea dei Soci elegge un Gruppo di Supporto, composto da almeno 5 Soci, che supporta attività dei gruppi, che garantisce il rispetto delle finalità e degli obiettivi, nonché delle priorità definite dall’Assemblea, che mantiene i rapporti verso l’esterno, che si occupa della comunicazione generale dell’Associazione e che gestisce gli aspetti economici e giuridici. I componenti del Gruppo di Supporto hanno quindi un ruolo di “facilitatori” del lavoro dei Gruppi di Progetto.

All’interno del Gruppo del Supporto, i Soci identificano le figure previste dalla legge: un Presidente, un Segretario ed un Tesoriere, che hanno rispettivamente funzione di rappresentanza anche legale, di segreteria e di amministrazione contabile del bilancio dell’Associazione.

Sarebbe auspicabile che nel Gruppo di Supporto ogni componente si facesse carico di promuovere, seguire e facilitare - in modo particolare - le attività riguardanti una specifica fascia d’età dei ragazzi: i Gruppi che lavorano su progetti specifici per i bambini da 0 a 3 anni, oppure da 12 a 17 anni, ad esempio, avrebbero così un riferimento specifico nel Gruppo di Supporto.

COME SI FINANZIA

L’attività dell’Associazione è basata sul volontariato e non esistono quindi spese di personale.

Esiste tuttavia la necessità di avere un minimo di entrate per le spese generali e per finanziare le varie iniziative.

L’Associazione può trarre risorse da:

  • Quote associative, poco più che simboliche (€ 15 all’anno)
  • Contributi legati alle attività: ogni partecipante ad un’iniziativa sarà chiamato a contribuire alla copertura dei relativi costi
  • Contributi e donazioni da enti, istituzioni, società e privati

In linea di principio le quote associative, i contributi e le donazioni dovrebbero servire a coprire le spese generali e le spese fisse (non dipendenti dal numero di partecipanti ad un’attività), mentre i costi variabili sarebbero sostenuti dai partecipanti.



Nessun commento: