RIUNIONE D’AVVIO DELLE ATTVITA' 2009

VENERDI 16 GENNAIO
Ore 21.00 c/o Sede Teleponte

Tutti gli aderenti all’Associazione si incontrano in Assemblea per:

Definire per il 2009 le attività già avviate nel 2008
  • SPAZIO FAMIGLIE : come migliorare gli happy venerdì
  • INCONTRI ……. Date e nuove proposte di argomenti
Fare il punto sulle altre iniziative proposte nelle passate riunioni
  • CINEMA E FIABE ……. Le date e la programmazione
  • CENTRO ESTIVO ……. Per la fascia di età 3/6 quali ipotesi sono percorribili?
  • PEDIATRA ……. Cosa osta all’avere in zona un pediatra con più frequenza ?

Accogliere nuove proposte sulle cose da fare e da chiedere, soprattutto da parte dei genitori dei ragazzi in età elementari / medie

E poi:

  • Raccogliere la disponibilità di volontari e costituire i Gruppi di Lavoro che gestiscono le varie attività
  • Eleggere il Gruppo di Supporto e gli altri organi associativi, che fungeranno da punto di riferimento per i Gruppi di Lavoro e rappresenteranno il Comitato presso terzi
  • Espletare le formalità di legge (approvazione bilancio preventivo, definizione quote associative)
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Non conosci il Comitato Genitori ?
Siamo un’Associazione di genitori (e non solo) che si sono uniti per “creare ciò che manca e migliorare ciò che esiste”, in uno spirito di volontariato e condivisione.
Vi hanno già aderito più di 100 adulti pontolliesi.
Per saperne di più:
partecipa alla riunione del 16 gennaio anche se non hai ancora aderito,
oppure visita il blog dell’associazione http://cgpontedellolio.blogspot.com/

Vorresti partecipare alla riunione ma non sai come fare con i tuoi figli piccoli ?
Nella sottostante Stalla sarà allestito uno spazio dove potranno divertirsi con i loro compagni
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Vuoi mettere le tue capacità e un po’ del tuo tempo al servizio dell’Associazione ?
Contatta il n. 338/9041209 per dare la tua disponibilità a far parte dei Gruppi di Lavoro o degli organi associativi

Manifesto del Comitato (dicembre 2008)

CREARE Ciò CHE MANCA

MIGLIORARE Ciò CHE ESISTE


DA DOVE NASCE, A CHE PUNTO SIAMO

Già dallo scorso anno alcuni genitori di Ponte dell’Olio hanno iniziato a pensare che si poteva fare qualcosa in più per i propri figli: luoghi d’incontro, momenti di gruppo, iniziative per divertirsi e crescere insieme. Dopo poco si è deciso di “passare dal dire al fare” e … si è aperto ai loro occhi un mondo di esperienze, esigenze ed entusiasmo.

A Ponte dell’Olio già esisteva un’associazione, nata alcuni anni fa, anzitutto per rappresentare le istanze dei genitori presso le scuole e le istituzioni, e che si era dato il nome di Comitato Genitori: l’affinità degli intenti e tra le persone ha reso naturale il mettersi insieme.

Attualmente l’adesione all’iniziativa da parte di altri genitori è stata rapida e massiccia: in pochi mesi al Comitato hanno aderito più di 70 genitori, portando nuove idee, tanta competenza ed istanze di ogni tipo.

I primi mesi della nostra storia sono stati utilizzati per conoscerci, per avanzare idee, ragionare sulla loro fattibilità e programmare le attività del prossimo anno: una fase molto entusiasmante, dove i numerosi genitori che hanno partecipato alle riunioni dell’assemblea e dei gruppi di lavoro hanno saputo dare un grande contributo in termini di idee ma anche di aiuto concreto.

Il Comitato Genitori affronta ora una nuova fase, che si può definire “costituente”.

C’è necessita di darci una struttura, anche se minima, per potere essere più efficaci pur con lo scarso tempo a disposizione di ognuno, definire “chi fa cosa”, offrire riferimenti chiari a chi vuole contribuire all’organizzazione di qualche attività.

Bisogna inoltre continuare a coinvolgere altri genitori, intorno ad un progetto chiaro e condivisibile, per aumentare la nostra consapevolezza delle esigenze esistenti, allargare gli ambiti d’attività a tutte le fasce d’età, avere una dimensione associativa che ci permetta di operare meglio.

Questo documento vuole quindi essere una sorta di fotografia della situazione attuale, sulla base del quale avviare una discussione che ci porti in tempi brevi a disegnare un “Comitato” che meglio si adatta ai nostri obiettivi ed alle nostre esigenze.

FINALITà ED OBIETTIVI

Il Comitato Genitori opera in sintonia con la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, approvato dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20/11/1989, che è il più importante tra gli strumenti per la tutela dei diritti delle bambine e dei bambini.

In concreto si ispira ai seguenti valori:

  • tutela del diritto alla vita ed alla salute.
  • tutela del diritto all'amore ed alla comprensione.
  • tutela del diritto alla conoscenza ed alla istruzione.
  • tutela del diritto al gioco.
  • tutela del diritto alla libertà, alla dignità ed all'uguaglianza.
  • tutela del diritto ad una vita soddisfacente anche se fisicamente o mentalmente svantaggiato.

Il Comitato Genitori è un’organizzazione apartitica ed aconfessionale.

Per il conseguimento delle sua Finalità l'Associazione si prefigge di:

  • organizzare autonomamente e promuovere momenti d’incontro ed esperienze comunitarie per i bambini ed i ragazzi, a carattere ludico e/o educativo;
  • organizzare autonomamente e promuovere corsi, incontri d’aggregazione, conferenze, dibattiti ed ogni altra iniziativa che sia di aiuto, informazione e sostegno ai Genitori per la propria crescita interiore e quella dei loro figli;
  • ricercare e mantenere rapporti e collaborazioni con le associazioni di genitori degli altri paesi;
  • favorire la più ampia collaborazione e relazione tra Scuola e Famiglia nel rispetto dei reciproci ruoli;
  • formulare proposte agli Enti Locali ed alle Istituzioni Scolastiche per contribuire a migliorare le rispettive strutture didattiche e sportive, i servizi, le attività ricreative e le iniziative culturali

Il Comitato auspica di potere rappresentare un elevato numero di persone che condividano le sue finalità, i suoi valori ed i suoi obbiettivi, per potere con maggiore efficacia rapportarsi con le istituzioni.

COME SI VUOLE ORGANIZZARE

I primi mesi di operatività del Comitato Genitori hanno messo in evidenza che:

  • Hanno già dato disponibilità molte persone con grandissime capacità creative ed organizzative. Sicuramente altre ne arriveranno.
  • C’è un forte desiderio di lavorare in squadra, caratteristica non scontata e particolarmente preziosa in un’associazione
  • L’entusiasmo e l’iniziativa personale di molte persone crea movimento di idee ed alimenta la voglia di fare. Ci può essere però il rischio di accavallarsi e disperdere energie.
  • La maggioranza dei componenti del gruppo ama essere coinvolta in prima persona, ma tutti operano a titolo volontario con scarsissimo tempo a disposizione e con assoluta priorità al proprio mestiere di genitore.

Sulla base di queste considerazioni, la struttura del Comitato Genitori potrebbe assomigliare ad una casa dove vi sia una porta sempre aperta per entrare e per uscire a seconda delle disponibilità di tempo, di voglia, di entusiasmo, di stanca di ognuno. Dove tutti si prendono l’onere e l’onore di facilitare il dialogo costruttivo con tutti realizzando e sostenendo le cose che il gruppo ritiene di volta in volta prioritarie.

Ogni Socio, quindi, è la figura centrale dell’organizzazione che si sta creando.

I Soci, attraverso riunioni di Assemblea e/o esprimendo la propria opinione con altri mezzi che non prevedano la presenza fisica, definiscono periodicamente gli obiettivi e le priorità nelle attività dell’Associazione.

I Soci formano quindi, in modo spontaneo, dei Gruppi di Progetto, composto da 2 o più persone secondo il tipo di progetto da realizzare, che si occupa della sua realizzazione dall’inizio alla fine. Ogni gruppo identifica al suo interno un Referente che ha il compito di coordinare e facilitare il lavoro del gruppo e di tenere i contatti con il resto dell’Associazione.

Ciascun Socio, a seconda delle sue predilezioni e capacità, può essere il Referente di un gruppo, un semplice componente di un altro gruppo, magari limitatamente ad un periodo, un jolly se in quella fase ha molto tempo, una comparsa nei periodi in cui i troppi impegni rendono impossibile una fattiva partecipazione.

Per lo svolgimento delle mansioni trasversali e comuni a tutti i Gruppi di Progetto, l’Assemblea dei Soci elegge un Gruppo di Supporto, composto da almeno 5 Soci, che supporta attività dei gruppi, che garantisce il rispetto delle finalità e degli obiettivi, nonché delle priorità definite dall’Assemblea, che mantiene i rapporti verso l’esterno, che si occupa della comunicazione generale dell’Associazione e che gestisce gli aspetti economici e giuridici. I componenti del Gruppo di Supporto hanno quindi un ruolo di “facilitatori” del lavoro dei Gruppi di Progetto.

All’interno del Gruppo del Supporto, i Soci identificano le figure previste dalla legge: un Presidente, un Segretario ed un Tesoriere, che hanno rispettivamente funzione di rappresentanza anche legale, di segreteria e di amministrazione contabile del bilancio dell’Associazione.

Sarebbe auspicabile che nel Gruppo di Supporto ogni componente si facesse carico di promuovere, seguire e facilitare - in modo particolare - le attività riguardanti una specifica fascia d’età dei ragazzi: i Gruppi che lavorano su progetti specifici per i bambini da 0 a 3 anni, oppure da 12 a 17 anni, ad esempio, avrebbero così un riferimento specifico nel Gruppo di Supporto.

COME SI FINANZIA

L’attività dell’Associazione è basata sul volontariato e non esistono quindi spese di personale.

Esiste tuttavia la necessità di avere un minimo di entrate per le spese generali e per finanziare le varie iniziative.

L’Associazione può trarre risorse da:

  • Quote associative, poco più che simboliche (€ 15 all’anno)
  • Contributi legati alle attività: ogni partecipante ad un’iniziativa sarà chiamato a contribuire alla copertura dei relativi costi
  • Contributi e donazioni da enti, istituzioni, società e privati

In linea di principio le quote associative, i contributi e le donazioni dovrebbero servire a coprire le spese generali e le spese fisse (non dipendenti dal numero di partecipanti ad un’attività), mentre i costi variabili sarebbero sostenuti dai partecipanti.



Incontro sull'allattamento materno

"...tutte le donne dovrebbero avere la possibilità di praticare l'allattamento esclusivo al seno e tutti i neonati dovrebbero essere nutriti esclusivamento con latte materno, dalla nascita fino ai sei mesi d'età. Dopodiché i bambini dovrebbero continuare ad essere allattati al seno per circa due anni di età o oltre mentre ricevono cibi complementari che siano adeguati ed appropriati." (Dichiarazione degli innocenti, OMS/UNICEF, 1990)

Latte materno
La migliore alimentazione possibile per un bimbo.

Il Comitato Genitori Ponte dell'Olio organizza un incontro sull'allattamento al seno con alcune ostetriche dell'ospedale di Fiorenzuola d'Arda. L'appuntamento è per l'8 gennaio 2009 presso il Centro Sara Passerini (ex-scuola di Riva, Ponte dell'Olio). L’iniziativa è gratuita, aperta a tutti, e rivolta in particolare alle gestanti e alle neo-mamme e papà.
Per ulteriori informazioni: Valentina 349 806 79 03 - cgpontedellolio@gmail.com
Attenzione: l'incontro è rimandato causa neve!!!
Seguite il blog per restare informati sulla nuova data (e luogo).

Buon Natale e Felice 2009 dal Comitato

Tanti carissimi auguri a tutti gli iscritti ed alle loro famiglie.


Le istruzioni per il pongo fai-da-te

Il nostro blog si arricchisce di un documento che farà la felicità di grandi e piccini... chi non si è mai chiesto come si fa il pongo??? Ecco qua le risposte a tutti i vostri dubbi!!!

Si ringrazia Clara per la preziosa ricetta.

Ingredienti per una decina di palline
2 tazze di farina
1 tazza di sale fino
1 tazza d'acqua
4 cucchiai d'olio d'oliva
4 cucchiaini di cremor tartaro (misterioso ingrediente da comprare in farmacia)
1 bustina di vanillina
un po' di colorante alimentare (si trova in alcuni supermercati o in pasticceria, ovviamente in diverse varietà di colore)

Istruzioni
Mettere tutti gli ingredienti in una pentola. Lasciar cuocere a fuoco lento continuando a mescolare finché l'impasto non si stacca dalla pentola (qualche minuto di solito basta). Impastare e lasciar raffreddare.
Una volta freddo conservare in un contenitore ben chiuso. La durata è di circa 6 mesi a temperatura ambiente.

HappyVENERDI' - Aggiornamento

Il Comitato Genitori Ponte dell’Olio organizza HappyVENERDI' dalle 16,30 alle 18,00 presso la "Stalla" c/o Parrocchia S. Giacomo di Ponte dell’Olio. Vi aspettiamo con il vostro BAMBINO per la merenda, il gioco condiviso con gli altri bambini e per le chiacchiere tra noi.....

Venerdì 5 Dicembre
...HappyCIOCCOLATA...
Attività: TOMBOLANDIA

Venerdì 12 Dicembre
...HappyPANETTONE..
Attività: PONGOLANDIA
(tutti pronti con le manine... per creare tante belle cose?)

PER LE ATTIVITA’ CONSIGLIAMO DI PORTARE UNA MAGLIETTA GRANDE PER NON SPORCARE I VESTITI CON I COLORI.

Cliccare qui per vedere la Locandina

Resoconto dell'incontro sulla riforma scolastica



Il 27 ottobre 2008 l’associazione “Comitato dei Genitori” di Pontedell’Olio in collaborazione con l’analoga associazione bettolese “ Bettola Cammina” ha organizzato presso la Sala Consiliare di Ponte dell’Olio un importante evento informativo dal titolo
“La riforma della scuola: cosa significa per i nostri figli?”
Obiettivo della serata è stato quello di fornire informazioni obiettive sui contenuti della riforma Gelmini e, quindi, comprenderne gli effetti concreti nelle nostre scuole.
Con l’abile coordinamento di Gianni Trioli, neo presidente del Comitato Genitori, l’incontro ha avuto come principale relatore Triani PierPaolo, Professore Associato di Didattica Generale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, che ha illustrato i principali contenuti del “Decreto Gelmini”, evidenziandone note positive, aspetti critici e i molti “punti aperti” rispetto ai quali la riforma rimanda a successive disposizioni legislative. Accanto al prof. Triani, anch’essi nelle vesti di relatori, hanno partecipato i dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi di Pontedell’Olio e Vigolzone (prof.ssa Marotta) e di Bettola (prof. Fogliazza).
All’evento sono intervenuti numerosi genitori ed insegnanti delle scuole di Pontedell’Olio, Vigolzone e Bettola che hanno contribuito ad animare un interessante dibattito conclusivo.
La presentazione del prof. Triani è iniziata illustrando il contesto normativo in cui il decreto Gelmini s’inserisce ed in particolare, l’articolo 64 della Legge N°133/2008 che prevede già sia l’entità dei tagli sia indicazioni sulla razionalizzazione dei piani di studio e sulla riorganizzazione della scuola primaria, il disegno legge Aprea, ancora in discussione, che contiene radicali cambiamenti nell’assetto delle istituzioni scolastiche sia dal punto di vista dello stato giuridico, sia nelle forme di reclutamento dei docenti, e il piano programmatico contenuto nel decreto 154 recante indicazioni circa la revisione degli ordinamenti scolastici, la riorganizzazione della rete scolastica, la razionalizzazione ed efficiente utilizzo delle risorse umane delle scuole.
Successivamente sono state evidenziate le principali “preoccupazioni” che hanno indotto il Governo a adottare le risoluzioni contenute in tali testi: ricondurre la scuola all’obiettivo primario della formazione integrale delle persone, accrescere la credibilità della scuola agli occhi delle nuove generazioni, ridimensionare l’eccessivo tecnicismo pedagogico e amministrativo e soprattutto ridurre i costi del sistema scolastico.
Se da un lato, secondo il prof. Triani, queste preoccupazioni sono assolutamente condivisibili e non vanno banalizzate, dall’altro occorre chiedersi se e in che misura le strade intraprese tengano conto dell’attuale sistema, della sua storia e differenziazione interna (territorialità ed autonomia) e, ovviamente, se risolvano veramente i nodi senza generare circoli viziosi.
Il prof. Triani ha illustrato i principali articoli del decreto Gelmini relativi alla riabilitazione del ruolo dell’educazione civica, del voto in condotta e al ritorno del voto in decimi, giudicati dal prof. Triani sostanzialmente positivi benché le modalità effettive d’applicazione siano rimandate a circolari successive. Perplessità tuttavia sono state rilevate rispetto all’utilizzo del “solo” voto in decimi, previsto per la valutazione degli alunni nella scuola secondaria, ma ritenuto non esaustivo se non accompagnato da un giudizio analitico, nonché la richiesta di una votazione almeno sufficiente in tutte le discipline per la scuola secondaria per l’ammissione alla classe successiva che potrebbe portare all’utilizzo di alcuni 6 “forzati”.
L’articolo più importante del decreto Gelmini è senza dubbio quello che prevede che le istituzioni scolastiche costituiscano “ulteriormente” classi funzionanti con un unico insegnante su 24 ore settimanali. Ciò potrebbe significare che si privilegia tale forma rispetto ma accanto alle attuali. La riproposta della centralità del maestro unico sembra una risposta a problemi condivisibili quali la sostenibilità economica e l’eccessiva frammentazione della didattica. Secondo il prof. Triani i rischi maggiori di queste scelte potrebbero essere invece, la generalizzazione di una proposta rispetto alle differenze e alle peculiarità territoriali, l’insufficienza di una sola figura rispetto alle attuali dinamiche sociali e la poca attenzione alla personalizzazione (punto cardine della riforma Moratti) difficilmente attuabile in 24 ore con mediamente 28 bambini per classe
Un problema da non sottovalutare sembra essere anche quello della preparazione del docente unico soprattutto sulla lingua inglese, ma anche sulle materie non insegnate negli ultimi anni.
Secondo il prof. Triani, mentre la scelta del modello pedagogico non può discendere da considerazioni meramente economiche, tuttavia è indispensabile chiedersi quale “qualità per tutti” della scuola sia oggi sostenibile. Altro aspetto sottolineato dal prof. Triani riguarda il consolidamento del percorso di autonomia intrapreso dalla scuola, la cui importanza potrebbe valere anche rispetto alla scelta del modello didattico più adatto alle peculiarità locali. Altrettanto importanti sembrano essere la formazione iniziale e permanente dei docenti, particolarmente critica nel caso del maestro unico, e la determinazione e centralizzazione di meccanismi e criteri di valutazione delle scuole e dei docenti, strumenti che potrebbero innescare un processo virtuoso di incremento della qualità dell’insegnamento.
Triani ha infine posto l’accento sulla necessità di garantire stabilità e chiarezza al sistema scolastico sia per le famiglie che per i docenti che non traggono beneficio dall’essere continuamente travolti da nuove riforme.
L’intervento dei dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Pontedell’Olio e Vigolzone e di Bettola ha cercato di valutare i possibili effetti della riforma sulle nostre scuole.
Parlando della situazione di Bettola, il Preside Fogliazza ha sottolineato come non dovrebbe essere in discussione l’autonomia dell’istituto, essendo il numero d’alunni molto vicino alla soglia necessaria prevista per le zone di montagna (300 alunni, l’anno prossimo a Bettola dovrebbero essere 290); si è mostrato inoltre ottimista sulla possibilità che i regolamenti attuativi del decreto prevedano, a parità d’organico, l’autonomia di decidere il modello didattico più appropriato.
Il preside Fogliazza ha inoltre espresso un giudizio molto positivo sull’articolo 5 del decreto Gelmini che prevede l’adozione dei libri di testo per 5 anni nelle scuole elementari e per 6 anni nelle scuole medie, provvedimento che dovrebbe ridurre i costi delle famiglie per il materiale scolastico.
Altro elemento positivo è, secondo il preside Fogliazza, il fatto che si preveda che il 30% del denaro risparmiato grazie ai tagli sia destinato alla valorizzazione degli insegnati meritevoli, accrescendone motivazione e dignità economica e sociale.
Più critica è apparsa l’opinione della preside Marotta, che vede nell’adozione del maestro unico una limitazione alla realizzazione dell’autonomia scolastica. Le 24 ore insegnate dal maestro unico sono ottenute, infatti, dalle attuali 22 ore d’insegnamento e dalle due ore oggi dedicate alla programmazione, ore in cui, secondo la preside Marotta, gli insegnanti hanno la possibilità di cooperare, comunicare e condividere le proprie competenze, attività indispensabili per l’effettivo raggiungimento dell’autonomia scolastica.
La preside, rilevando come il modello didattico del maestro unico preveda il passaggio da 3 insegnanti operanti su due classi ad un totale di 2 insegnanti per due classi (uno per ogni classe), ha espresso preoccupazione per la qualità dell’insegnamento legata alla preparazione del docente unico nelle materie non tradizionalmente insegnate in particolare per la lingua inglese (il decreto prevede corsi d’aggiornamento di 150-200 ore ritenuti dalla preside insufficienti per insegnare una lingua straniera)
Altro punto critico potrebbe essere la reale possibilità di accogliere le eventuali richieste delle famiglie per un modulo didattico diverso di 27, 30 ore e tempo pieno che dovrebbe essere finanziato, in caso d’insufficienza d’organico, con i fondi d’istituto non sempre disponibili. Secondo la preside, tuttavia, il problema non dovrebbe essere particolarmente critico per le nostre scuole, almeno per i primi anni, grazie ai fondi elargiti dai comuni ed alla presenza di personale docente piuttosto giovane che dovrebbe posticipare la riduzione d’organico.
La riuscita della serata, testimoniata dalle numerose e positive impressioni raccolte, ha rilevato l’attenzione della comunità locale ed in particolare dei genitori verso iniziative che possano “informare” e formare, stimolando numerose nuove adesioni all’associazione e affrancando il “comitato” nel perseguimento dei suoi obiettivi.
Articolo a cura di Manila Bergonzi.